Nicola Munaretto, da anni nel mercato dei prodotti vernicianti rilancia l’azienda padovana SD Color e lo fa con idee chiare, progetti concreti, ottima conoscenza del mercato, prodotti di qualità e tanta voglia di lavorare in maniera costruttiva e intelligente. E gli esordi sono davvero interessanti.
SD Color è un’azienda già nota agli addetti ai lavori, accreditata per la sua serietà e per le sue formulazioni di ottimo livello. Nicola Munaretto è un imprenditore giovane che, dopo avere formato la sua professionalità nel mondo dei prodotti vernicianti, ha deciso -insieme ai suoi soci- di rilevare l’attività e di rilanciarla sul mercato con obiettivi molto chiari e con una progettualità definita in ogni dettaglio.
Così, SD Color si prepara a conquistare tutto il Bel Paese con una politica di brand e di mercato innovativa e competitiva, con una solidità di contenuti già apprezzata dal settore e con un processo di rinnovamento dell’immagine e di tutti gli strumenti di comunicazione coordinata.
Ecco cosa ci ha raccontato.
C&H- Nicola Munaretto, ha progettato e sta realizzando un rilancio in grande stile per SD Color: qual è il valore aggiunto che ha trovato in questa azienda?
SD Color è un’azienda solida, con un background sul prodotto, in particolare su quello a solvente, davvero riguardevole. Questo è un plus importante per un produttore delle dimensioni della nostra azienda, che ne conferma la competenza tecnica e la conoscenza approfondita nel settore dei prodotti vernicianti. Possedere queste caratteristiche, ha permesso a SD Color di costruire, nel tempo, un’offerta completa e qualificata.
C&H- Quali sono gli obiettivi che vi siete posti quando è iniziata l’avventura SD Color?
Siamo partiti facendo tesoro della positiva situazione di partenza offerta da SD Color: un’azienda molto ben radicata sul territorio, con un buon patrimonio in termini di formule e di attendibilità. Il nostro obiettivo, oggi, è rilanciare l’azienda, puntando sulla sua nuova essenza e diffondere i suoi prodotti su tutto il territorio nazionale. Vogliamo comunicare che SD Color ha una nuova immagine, una nuova spinta e un nuovo vigore e desideriamo sottolineare che si tratta di una realtà solida e storica, che ha una significativa conoscenza dei materiali.
C&H- Questo è un settore che fa molta fatica, dove è difficile avere successo: qual è la sua visione per il futuro dell’azienda?
Il mercato dei prodotti vernicianti ci sarà sempre e sarà capace, come sempre, di seguire gli input che arrivano dal mercato stesso. Quando si hanno nuove idee, supportate da un’esperienza maturata nei mercati nazionali e internazionali, è possibile raggiungere il successo atteso e riteniamo che SD Color possieda questa esperienza. La mia convinzione è che il mercato può avere continui nuovi sviluppi, al di là della grande distribuzione, e che fa e farà la sua strada. La rivendita sta subendo molti cambiamenti: alcune rivendite vanno benissimo, altre soffrono perché oggi, oltre all’assortimento e ai prodotti, a fare la differenza è soprattutto il servizio. Ciò che intendiamo fare è, quindi, puntare molto su questo valore aggiunto, continuando a mantenere la qualità dei nostri prodotti.
C&H- Come si attuerà questo processo?
Il processo è già in atto e si compone di due aspetti: ottimizzare tutto ciò che abbiamo ereditato e mettere a punto nuove soluzioni integrative rispetto a quelle esistenti.
SD Color, diventerà un brand di IPV – Industria Pitture e Vernici – accanto ad altri brand dedicati ognuno a un settore specifico. SD Color sarà il marchio che lavorerà con la rivendita despecializzata. Ci sarà poi un brand specifico -IB COLOR-, dedicato all’edilizia professionale, con prodotti e linee destinati all’artigiano e distribuito tramite rivendita professionale.
Per ultimo, nascerà il brand specifico per architetti, designer e interior designer, che sarà focalizzato sul design e sulle tendenze ed avrà un marketing specifico ed un visual accattivante. In quest’ambito il target sarà l’arredatore d’interni, l’architetto o il professionista che suggerisce il prodotto sul cantiere al cliente finale.
C&H- È interessante il lavoro di riposizionamento attraverso la creazione di una capogruppo e di brand dedicati…
La nostra idea è che i prodotti SD Color, IB COLOR e il nuovo marchio, quest’ultimo come detto in fase di definizione, vengano veicolati attraverso canali distributivi differenti; ovviamente con le dovute eccezioni laddove, a discrezione del distributore, il mercato e la clientela lo rendano necessario.
La differenziazione del brand sarà magari più complessa all’inizio, ma questo ci consentirà, fin da subito, di identificare e tenere distinte le proposte, anche in termini di strategia commerciale e di agenti, che supportano le rivendite in virtù delle loro caratterizzazioni.
C&H- Dove si giocherà la partita strategica di SD Color?
Giocheremo la partita su proposte che faremo a livello di scelta professionale, per esempio, verso professionisti che assisteranno i clienti direttamente sul cantiere; un modus operandi che stiamo già sperimentando con successo e buon apprezzamento. Individueremo alcuni distributori, suddivisi per aree, e li sosterremo nella divulgazione dei nostri brand. In pratica il distributore funzionerà come una piattaforma logistica di supporto e di assistenza.
Questo ci da modo di concentrarci sui singoli clienti e sulle loro esigenze.
C&H- Insomma, un rinnovamento che tiene conto del mercato e delle nuove tendenze…
Certo! Per esempio, uno degli obiettivi che ci siamo posti è perseguire una tipologia di economia circolare. Per mettere in pratica questo concetto, è importante affrontare lo studio di prodotti e ricercare soluzioni per l’edilizia, anche dedicati alle finiture, che possano utilizzare realmente il prodotto riciclato: un esempio per tutti, l’uso di solventi rigenerati. Sui prodotti a solvente stiamo, infatti, già lavorando e, a breve, inizieremo anche su quelli all’acqua.
Abbiamo idee anche per la produzione di prodotti che non prevedono l’utilizzo della latta. Insomma, stiamo guardando avanti.
C&H- Qual è l’assetto di SD Color oggi?
Oggi l’azienda occupa 2.500 mq coperti e altri 2.000 mq scoperti, anche se il piano di sviluppo prevede l’incremento delle metrature ed il conseguente ampliamento dell’organico a tutti i livelli: dal laboratorio di analisi al reparto produttivo, dal marketing al commerciale.
C&H- Quali sono i primi passi che avete fatto sulla strada di questo rilancio?
Oltre a quanto già detto, abbiamo pensato a come divulgare la nostra nuova immagine e, per questo motivo, abbiamo selezionato un’agenzia di comunicazione e marketing che ci accompagnasse e supportasse in questo.
La scelta è caduta su Propaganda Srl di Brescia, il cui team ha sviluppato tutte le linee grafiche dei marchi e dei prodotti, il materiale di supporto alla vendita e segue anche l’aspetto digitale.
La prima cosa che abbiamo fatto è creare organicità tra i prodotti e la loro immagine e tra la loro immagine e i contenuti. La razionalizzazione dell’offerta e la riorganizzazione, ci hanno permesso di dare una identità più definita ai prodotti attraverso la realizzazione di un nuovo packaging, del lettering, di un QR code e di pittogrammi opportunamente concertati e selezionati.
Stiamo sviluppando un nuovo sistema tintometrico, con le macchine Corob di ultima generazione, e preparando numerose nuove formule, anche grazie all’acquisizione di un chimico esperto del settore.
Stiamo implementando la rete vendita per essere coperti almeno fino al centro Italia. La nostra presenza su Colore & Hobby è un altro segnale che vogliamo dare in questo senso: esiste un’azienda nuova che, passo dopo passo, si sta facendo conoscere.
C&H- Questa riorganizzazione riguarderà anche il catalogo e i supporti alle vendite?
Senz’altro, siamo già al lavoro per completare l’offerta di SD Color ampliando alcune tipologie di prodotto; in particolare mi riferisco ai prodotti per il legno e per la manutenzione. Per quel che riguarda il brand dedicato al settore professionale, invece, nascerà da zero una linea completamente nuova, orientata prevalentemente verso gli esterni con fissativi, quarzi, silossanici, acrilici, silicati e pitture a base calce , quest’ultima ancora oggi apprezzata in questa zona.
C&H- Su questo si innesterà inevitabilmente un processo di formazione su cui bisognerà fare un gran lavoro…
Sì, ci sarà un cospicuo lavoro di formazione e consulenza commerciale, già in fase di avvio.
Stiamo individuando i distributori che abbiano la struttura idonea, le idee chiare e, soprattutto, una visione. L’idea è comunque quella di non proporre semplicemente un prodotto, ma un pacchetto comprensivo di tutto, inclusa una persona qualificata che sia in grado di lavorare con i cantieri. Dobbiamo far capire alle rivendite che fra azienda e distributore si deve far squadra per cogliere le opportunità del mercato e contrastare la concorrenza della GDO.
C&H- Vi siete dati dei tempi per portare a termine il progetto?
Intendiamo concludere il 2019 dando priorità al marchio SD Color. Entro la fine dell’anno contiamo di concludere la revisione del catalogo e del sito internet e di mettere a punto la strategia distributiva di cui abbiamo parlato. Seguirà la linea professionale per la metà dell’anno prossimo, per iniziare a proporla al mercato entro il 2020. Contemporaneamente, procederemo anche con la linea dedicata agli architetti e designer, seguendo approcci e modalità del tutto personalizzate per il settore.
C&H- Dal punto di vista dell’immagine che lavoro state facendo?
Siamo partiti da un restyling totale del marchio. Del vecchio abbiamo mantenuto gli elementi essenziali e più riconoscibili: il colore rosso e la forma triangolare. Abbiamo introdotto un elemento-icona nuovo: il gallo, con l’idea di essere identificati come i “galli del colore”. Il gallo in questione è quello padovano, che sottolinea il forte legame con il territorio e, allo stesso tempo, guarda a tutta l’Italia e ai mercati esteri con l’inserimento del tricolore. Abbiamo poi trasferito sul catalogo l’ordine assegnato nella produzione, creando otto diverse linee di prodotto, ciascuna con un’identità definita e distinte per colore, per facilitare gli utenti nell’individuazione del prodotto più utile e migliore per loro. A tal proposito, stiamo sviluppando le grafiche di tutti i prodotti, in modo tale che già da una prima occhiata alla latta, possano essere evidenti le caratteristiche principali.
Abbiamo lavorato con attenzione anche sui contenuti, in particolare su quelli tecnici, utilizzando pittogrammi e icone, anch’essi visivamente più immediati, QR Code e scheda tecniche bilingue per ogni prodotto.
C&H- Visto che state ripensando l’immagine dell’azienda, avete previsto di sviluppare anche supporti per i punti vendita? Espositori dedicati, cartellonistica…
Certamente. Ad esempio per Tepore, la nostra nuova pittura anticondensa, abbiamo pensato a materiali per il punto vendita, quali: roll-up ed espositori da banco con i relativi depliant. Ogni nuovo prodotto sarà a mano a mano corredato da un adeguato materiale comunicativo di supporto.
C&H- Poi ci sarà tutto il lavoro sulle cartelle colore…
Sì, abbiamo scelto di raggruppare tutti i prodotti pronti a scaffale, sia ad acqua che e a solvente, su un’unica cartella colori, ricalcando la tradizione della storica azienda, che fece la scelta di fornire colori “pronti da banco”; colori che sono, ovviamente, stati rivisti e rinnovati. Ci è sembrata una scelta funzionale quale proposta ai punti vendita, che potranno ricevere tutti i colori riportati nella cartella, già dal giorno dopo l’ordine. Parallelamente, abbiamo definito tutte le schede tecniche con le confezioni e le modalità di applicazione relative ad ogni prodotto.
Per quanto riguarda la stampa delle cartelle colore ci siamo affidati ad un azienda leader del settore per aver la miglior qualità ed affidabilità. A breve saranno disponibili e le distribuiremo ai nostri punti vendita.
Monica Trabucchi